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Come la Orange Foundation ottimizza il suo impatto sociale a livello internazionale - un caso di studio
Per una fondazione che deve garantire il successo dei progetti delle sue filiali in tutto il mondo, può essere complesso standardizzare i processi e le fasi di ogni progetto intrapreso e gestito. In effetti, molti elementi vengono a ostacolare la possibilità di avere un unico processo per tutte le filiali disperse ai quattro angoli del mondo: le specificità culturali e le limitazioni imposte da ciascun Paese non sempre consentono a una Fondazione di imporre implementazioni, strumenti e abitudini di lavoro identiche per ciascuna fondazione. Questa è una delle sfide più spesso incontrate dalle Fondazioni con cui Optimy ha potuto lavorare e lavora tuttora.
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Tuttavia, questi limiti possono essere risolti... Come?
Questo è ciò che Optimy ha discusso con Fondation Orange durante il suo webinar.
In quanto azienda multinazionale attiva in tutto il mondo, può essere difficile allineare le iniziative di CSR e di sponsorizzazione. Infatti, le realtà locali specifiche di ogni filiale rendono difficile armonizzare completamente le azioni svolte: differenze culturali, socio-economiche, gestionali, legali, ecc. Questa è una delle sfide che le fondazioni aziendali che utilizzano Optimy devono affrontare. Per questo motivo, durante questo evento online gratuito, Sylvaine Behagel, responsabile finanziario della Orange Foundation France, ha discusso l'esperienza della Fondazione nella gestione del suo impatto sociale internazionale e il modo in cui lavora con le altre fondazioni Orange, il tutto facilitato dall'uso della piattaforma all-in-one Optimy.
I punti chiave per iniziare
Ad oggi, ci sono 20 fondazioni locali di Orange, su 23 Paesi in cui Orange è presente. Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile sono comuni alle fondazioni. Tra questi obiettivi, vi sono due aree d'azione principali: la prima, volta a ridurre le disuguaglianze e la seconda, incentrata sullo sviluppo delle "case digitali".
In questo contesto, una soluzione come Optimy si è rivelata essenziale. Inizialmente, la Fondazione elaborava molti file cartacei. Ma ben presto le esigenze reali della Fondazione e dei suoi team si sono sviluppate a tal punto da rendere evidente la necessità di uno strumento di gestione dei progetti efficiente. Inizialmente è stato creato internamente. Ma molto rapidamente, la Fondazione Orange ha scoperto che uno strumento fatto in casa non è in grado di soddisfare le esigenze e le realtà dei progetti. In questo contesto è arrivato Optimy , che ha permesso di automatizzare il processo di elaborazione delle pratiche (dalla ricezione al follow-up).
Con tutto questo background e la sua storia, la Fondation Orange riflette sulle proprie decisioni e trasmette le proprie conoscenze attraverso la consulenza:
#1 Definire il processo
Avere una politica di sponsorizzazione, un processo di governance, politiche interne definite all'interno della Fondazione. Da ciò si potrebbero dedurre i processi decisionali e operativi. Lo strumento, in questo contesto, funge da supporto ai processi.
#2 Pensare globale, agire locale
Poiché la fondazione ha un'ampia dimensione internazionale, fa molto affidamento sulle fondazioni dei Paesi. È quindi essenziale affidarsi a membri del team che conoscano le situazioni socio-economiche e culturali del Paese per facilitare la gestione e la realizzazione dei progetti in loco.
#3 Digitalizzare il processo
Conoscere il valore della storicizzazione delle informazioni e dell'archiviazione digitale. In precedenza, la Fondazione accumulava informazioni in formato cartaceo. Ma ora tutto è digitale e questo rende molto facile l'accesso alle informazioni storiche e garantisce la trasparenza della Fondazione.
Avete una domanda? Abbiamo le risposte
Lo strumento consente di gestire il supporto in competenze o in denaro?
Si. E tutti questi a livello internazionale. È molto facile impostare i progetti all'interno dello strumento e monitorare lo stato e il successo di ogni progetto.
Come gestire la transizione verso uno strumento digitale?
Potreste temere di perdere l'aspetto umano della comunicazione, ma la digitalizzazione dei progetti non implica necessariamente la fine delle collaborazioni umane, anzi. Uno strumento online aiuta i vostri team a gestire in modo ancora più efficiente i loro progetti e i numerosi compiti di cui si occupano. Smettono di perdere tempo nella gestione e nell'archiviazione di file cartacei. Il digitale porta anche molte opportunità all'interno del team: chi è più esperto di tecnologia è lì per aiutare chi potrebbe avere difficoltà.
Quanti bandi per progetti possono essere gestiti?
La Fondation Orange gestisce ogni anno circa 40 progetti a livello internazionale.
Quali sono i criteri da tenere in considerazione nella scelta dei progetti?
- Il progetto deve essere conforme ai criteri definiti durante il bando, ai valori e agli obiettivi dell'intero progetto,
- Il progetto deve tenere conto della situazione attuale della regione, per dare un senso a questa realtà.
- Affidatevi agli esperti e alle loro conoscenze
Come assicurarsi che l'aiuto sia effettivamente utilizzato per lo scopo previsto quando il progetto è internazionale?
I rapporti sono l'elemento chiave. Quando si chiedono rapporti e informazioni sul budget e sul suo utilizzo, si ottengono molte informazioni concrete. Alcuni project manager hanno anche inviato immagini che mostrano il risultato dello strumento.
Tutte queste domande e molte altre sono state discusse alla fine del nostro webinar. Per scoprire le risposte dei nostri esperti, guardate subito il replay del webinar. E se avete ancora domande, contattateci per sapere come Optimy può aiutarvi a ottimizzare la gestione dei progetti!
Volete saperne di più? Guardate il replay!
Potremmo continuare a parlare di tutte le intuizioni che i nostri partecipanti hanno appreso durante questo webinar, ma sarebbe meglio lasciarvi scoprire da soli. Scoprite il replay del webinar qui e godetevi la chiacchierata!
